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Nessuno è padrone della Verità

 
Ma nella sua disperazione Chloe rifiutò quello che Chiese e re e preti non avevano rifiutato; rifiutò di essere ingannata, rifiutò il tentativo di essere utile a Dio e, essendo in agonia, pregò più onestamente. Dio la purificò mentre si contorceva; la lucidità la prese. Levò il capo e con entrambe le mani sotto il cuscino a reggere la Pietra giacque immobile, dicendo solo, silenziosa nel suo respiro soffocato: “Fai la Tua… volontà, se lo vuoi; o” si immaginò il tocco del bandito sul suo polpaccio e tremando in ogni nervo aggiunse “oppure no”.
Charles Williams, La Pietra di Re Salomone
Chloe, che è una semplice segretaria, si ritrova fra le mani la pietra di Re Salomone, una reliquia sacra piena della presenza di Dio. La custodisce e la allontana da dei nemici che vogliono usarne i poteri. Una notte un uomo entra nella sua stanza per rubarla e uccidere lei. Lei è terrorizzata e non sa cosa fare e all’improvviso si affida. Il tizio viene incenerito.
Il tutto per ricordarci che noi non siamo i possessori della verità. La Verità non è, non può e non deve essere un partito, né un movimento, né un insieme di persone, né un libro, né null’altro. La Verità si è fatta intravedere tramite queste cose, ma è eterna. Basterebbe un cenno e dodici legioni di angeli armati fino ai denti verrebbero a difenderla. Non siamo noi a doverla difendere con le nostre forze umane pretendendo di salvarne l’essenza
Difendendola noi difendiamo noi stessi ed il nostro accesso ad essa. Noi reclamiamo che ci sia possibile costruire su di essa perché senza di essa noi moriamo o viviamo da moribondi e da malati. Il mondo che costruiamo qui non è la Verità. Può esserne l’inno dolcissimo o la bestemmia ed è per questo che ci interessa tesserlo.
C’è stato una volta un tizio, un santo tralaltro, si chiamava Eusebio, che ha creduto che fosse sensato che Dio avesse scelto un potere politico per diffondere in tutto il mondo il Cristianesimo. Passò un secolo e quel potere politico era dimezzato e aveva perso la sua parte fondamentale dopo averla vista saccheggiare prima e poi contendere fra poteri rivali e sciocchi.
La Verità che è Cristo ha superato indenne la caduta dell’Impero Romano. Non è morta con la caduta dell’Impero Bizantino. Ha resistito a scismi e monaci agostiniani dalle idee confuse e ora resiste all’avanzare di una mentalità talmente vecchia che si presenta come nuova, perché Lui stesso ci aveva detto: “Non temete, Io ho vinto il mondo”.
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Samuele Baracani: nato nel 1991, biellese, ma non abbastanza, pendolare cronico, cresciuto nelle peggiori scuole che mi hanno avviato alla letteratura e, di lì, allo scrivere, che è uno dei miei modi preferiti per perdere tempo e farlo perdere a chi mi legge. Mi diletto nella prosa e nella poesia sull'esempio degli autori che più amo, da Tasso a David Foster Wallace. Su ispirazione chauceriana ho raccolto un paio di raccontini di bassa lega in un libro che ho intitolato Novelle Pendolari e, non contento, ho deciso di ripetere lo scempio con Fuga dai Faggi Silenziosi.

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