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L’amore è bestiale

Più uno conosce l’amore e più si rende conto di quanto esso riguardi più la dimensione razionale di quella sentimentale. Il sentimento è sfuggente come un’ombra, non dura mai. Hanno ragione gli psicologi a dire che la durata media d’una relazione sono tre anni circa: già dopo un anno quel che si prova per qualcuno cambia, non rimane mai lo stesso; figuriamoci dopo tre anni, più di mille giorni.

Amare è una scelta, è ciò che c’è di più razionale. Scegliere una persona ogni giorno è un ragionamento vero e proprio. E molto spesso si tratta di un ragionamento piuttosto pratico, qualcosa che ha molto a che fare con la scelta di un compagno idoneo, del partner ideale per noi. Di un compagno idoneo sia chiaro, non un principe azzurro piovuto dal cielo e perfetto in tutto, ma qualcuno con cui sia mantenuta la pretesa che sta al fondo dell’amore, qualcuno con cui creare quell’alleanza suprema che è il matrimonio.

Più ci si addentra nell’amore e più si comprende che somiglia molto di più al vorticare della ruota del pavone o al cozzare delle corna di due cervi; si sceglie qualcuno non tanto perché ci fa palpitare il cuore, quanto perché risulta essere il meglio possibile per noi. Amare è costruire, è voler costruire, e non ci si può mettere a tirar su una casa con qualcuno che non ne ha intenzione o non ne è semplicemente in grado. È pieno di donne che si innamorano perdutamente di uomini che è un azzardo definire tali, tipi che fanno sobbalzare il cuore e sudar le mani, ma che infine non saprebbero prendersi cura di un pesce rosso; ed è pieno di uomini che si infatuano senza ritegno di donne enormemente sensuali e dolci e affettuose, ma che oltre a far l’amore con passione non sanno far altro, donne che conoscono il letto ma non il talamo.

L’amore è fatto di una razionalità che si avvicina moltissimo all’istinto animale, perché per farci amare dobbiamo dimostrarci il meglio che l’altro può avere; la donna che un uomo vuole conquistare deve pensare che di più non può trovare, l’uomo che una donna vuole conquistare non deve vedere altre che lei. La nostra ruota dev’essere la più bella, la nostra lotta deve risultare vittoriosa. Chi si crogiola nel suo esser come è perché tanto l’amore è sentimento e o c’è o non c’è, indipendentemente da quanto faccia, potrà solamente accontentarsi di relazioni fugaci e delusioni cocenti.

Amare, non basta mai ripeterlo, è una scelta e per scegliere non bastano i sentimenti, ci vogliono bensì dei motivi; non è una fantasia, ci vuole la solidità della roccia. Altrimenti passati i famigerati tre anni, non resta che passare al prossimo fiore, in una corsa senza fine e senza scopo. Amare è razionale, ed è razionale perché è bestiale.

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Edoardo Dantonia: classe 1992, sono il più giovane e il più indegno di questo terzetto di spostati che si fa chiamare Schegge Riunite. Raccontavo storie ancor prima di saper scrivere, quando cioè imbastivo veri e propri spettacoli con i miei pupazzi, o quando disegnavo strisce simili a fumetti su innumerevoli fogli di carta. Amante della letteratura, in particolare quella fantastica e fantascientifica, il mio sogno è anche la mia più grande paura: fare della scrittura, cioè la mia passione, il mio mestiere.

Schegge Riunite