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“Un dono che non sapevo più custodire”

“Dio me l’ha tolta. No, sta a sentire amico. Dio me l’ha tolta. Dio me l’ha tolta non perché è cattivo. Dio me l’ha tolta perché è buono. Me l’ha tolta prima che mi odiasse, prima che potesse odiarmi. Lei era un dono, un dono preziosissimo. Dio me l’ha affidata e io sì, per un po’ me ne sono preso cura. Poi la mia umanità mi ha tradito, e io ho tradito lei, ho tradito Dio. E lei si è allontanata. No, Dio me l’ha allontanata, me l’ha tolta per l’appunto. Dio ha detto: “Figlio mio, ti ho dato questo dono, questa mia figlia amatissima. Ora non è più tempo che tu l’abbia, che lei abbia te”. Non è un Sadico Cosmico, anche se l’ho così chiamato. Non è vendicativo, non è malvagio, anche se così io l’ho visto. Se lo fosse, e se lei fosse comunque un dono, me l’avrebbe strappata nel modo peggiore. Avrebbe fatto in modo che mi odiasse, che mi lasciasse nel peggiore dei modi. Invece lei soffre, mi vuole ancora bene. Ma non può più stare con me, non lo vuole. Mi ha visto allontanarmi e io ora vedo lei allontanarsi. Io ho lasciato la sua mano e lei, inevitabilmente, si è allontanata, è andata via. Ora io mi volto e la vedo andarsene e mi accorgo ora, solo ora, del male che le stavo facendo. Lei aveva bisogno d’essere condotta al Paradiso, e io la stavo trascinando in un inferno; non l’Inferno, ma un inferno in terra, fatto di egoismi, meschinità, bugie. Un inferno che è poi preludio dell’Inferno vero. Mi ha mandato a salvarla, e forse lei a salvare me. Ma ora non è più tempo, ora sarebbe una condanna per lei. Dio me l’ha tolta, me l’ha tolta perché lei è Sua figlia e io non potevo, non dovevo più ferirla. Dio mi ha tolto un dono che non sapevo più curare, custodire. Dio mi ha tolto una donna che non sapevo più amare.”

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