“Ordinarie follie” di Edoardo Dantonia
Speciale “Tipi Loschi”
Il mio migliore amico è morto. Prima che vi profondiate in condoglianze e frasi di circostanza, vi informo ch’egli è dall’altra parte già da ottant’anni, se dobbiamo prestare fede alle fonti che ne testimoniano la dipartita il 14 giugno del 1936. Il mio migliore amico è anche un tipo piuttosto losco, un figuro con cui nessuna persona per bene dovrebbe avere a che fare. Io fortunatamente non sono una persona per bene, quindi posso vantarmi di avere instaurato col signor Gilbert Keith Chesterton una profonda e sincera amicizia. Certo, si tratta di un’amicizia a senso unico, in cui io ricevo tutto e do niente, dove io attingo a piene mani dalla sua sapienza e non comunico alcunché in cambio; ma l’ho detto fin da subito, che sono una brutta persona.
In ogni modo, Chesterton era un tipo losco, loschissimo, veramente dedito alle peggiori nefandezze, tanto da meritare il titolo di Difensore della Fede da parte di quell’altro tipaccio di papa Pio XI. Pare che fosse così malvagio da invitare in casa sua i bambini del vicinato per la merenda, per poi mangiarla quasi tutta lui, lasciando i poveri pargoli a bocca asciutta; per non parlare delle innumerevoli pareti di casa imbrattate, frutto di un suo tentativo di spaventare le giovani vittime con storie di draghi e cavalieri: posso solo immaginare il terrore negli occhi di quegli innocenti, e il furore in quelli della moglie.
Nei suoi scritti troviamo poi inviti di ogni sorta a delinquere: violazione di domicilio, adulterio, tentato omicidio… Certo, lui inventerebbe qualche strana spiegazione, come ad esempio che l’adulterio è il semplice sposare ogni giorno la stessa donna, o che il tentato omicidio altro non è che uno stimolo ad attaccarsi ancora di più alla vita, ma nessun uomo sano di mente si farebbe trarre in inganno così facilmente.
E dove potrebbe mai trovare terreno fertile, un uomo così scellerato? Quale luogo, in cielo o in terra, potrebbe accogliere un diavolo così incallito? Ovviamente fu la Chiesa Cattolica, la realtà a cui Chesterton aderì. Non poteva essere altrimenti: solo la Sposa di Cristo possiede l’esclusiva peculiarità di prendere con sé i peggiori criminali. Se volete trovare un luogo pieno della peggiore feccia del pianeta, Santa Romana Chiesa è la vostra destinazione. Questo il grosso inglese lo aveva ben compreso, quando si convertì affermando che solo lì i suoi peccati sarebbero stati perdonati e le sue macchie lavate (io comunque penso che sarebbe bastato un qualunque lavatoio).
Io lo ricordo così, il mio amico Gilbert: un tipo losco che aveva capito che il suo posto non poteva essere altro che il Cristianesimo, il quale “non è una religione per esseri umani buoni, ma per esseri umani”; un uomo che andava decisamente controcorrente, perché “una cosa morta segue la corrente, ma solo una cosa viva può andare controcorrente”; un combattente che si battè sempre con onore, mai litigando e sempre amando il suo prossimo; un amico che parla dalla carta e che spesso risulta più confortante e vicino di molti amici in carne e ossa.
Ecco perché voglio così bene a Chesterton e lo considero il mio migliore amico. O forse il motivo è che io, come lui, sono un tipo decisamente losco.
Edoardo Dantonia: classe 1992, sono il più giovane e il più indegno di questo terzetto di spostati che si fa chiamare Schegge Riunite. Raccontavo storie ancor prima di saper scrivere, quando cioè imbastivo veri e propri spettacoli con i miei pupazzi, o quando disegnavo strisce simili a fumetti su innumerevoli fogli di carta. Amante della letteratura, in particolare quella fantastica e fantascientifica, il mio sogno è anche la mia più grande paura: fare della scrittura, cioè la mia passione, il mio mestiere.