Ennesima prova della disonestà della gran parte delle riviste storiche che si trovano in edicola è il titoletto di un paragrafo all’interno di una di esse (che non nominerò per non regalarle la pur minima pubblicità) dedicato allo scisma anglicano: “Enrico VIII, scismatico per amore”, seguito da un breve e indegno resoconto della vicenda. Ovviamente, pare che il re abbia sposato la Bolena perché Caterina d’Aragona non gli dava eredi maschi, ma ci viene fatto capire che in realtà aveva perso la testa per lei (che romanticone!). Altrettanto ovviamente, però, non viene detto che la povera Anna perse anch’ella la testa, ma questa volta in senso fisico, quando Enrico l’accusò di adulterio e la condannò a morte. Dopodiché seguì una serie di altre sfortunate consorti, tutte vittime della malvagità del grosso sovrano: Jane morì di parto dandogli quel maschio tanto agognato (forse l’unica trapassata per cause naturali), Anna di Cleves subì il divorzio dopo un matrimonio puramente politico e Caterina Howard finì sul ceppo e fu decollata come la povera Anna. Solo la morte di Enrico salvò l’ultima consorte, tale Caterina Parr.
Ora, alla luce di tutto questo, provate a ripetere dentro di voi: “Enrico VIII, scismatico per amore”, e meditate se vale ancora la pena di spendere anche soltanto un euro per certa carta straccia.
Edoardo Dantonia: classe 1992, sono il più giovane e il più indegno di questo terzetto di spostati che si fa chiamare Schegge Riunite. Raccontavo storie ancor prima di saper scrivere, quando cioè imbastivo veri e propri spettacoli con i miei pupazzi, o quando disegnavo strisce simili a fumetti su innumerevoli fogli di carta. Amante della letteratura, in particolare quella fantastica e fantascientifica, il mio sogno è anche la mia più grande paura: fare della scrittura, cioè la mia passione, il mio mestiere.